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IL BIODISTRETTO
VAL DI GRESTA
UNA PASSEGGIATA NELL'ORTO BIOLOGICO DEL TRENTINO
Parte centrale del Biodistretto, la Valle di Gresta, Valle della luce è rivolta a sud.
Con una grande esposizione di roccia al sole, parte da Loppio nel Comune di Mori, sale fino al Comune di Ronzo-Chienis, arriva ai 1.250 metri del passo Bordala per poi scendere fino ad arrivare al Comune di Isera.
Questo territorio beneficia dell'influenza del vento dell'Ora:
soofia dal lago di Garda nel pomeriggio fino al tramonto, per creare un microclima unico.
Una valle atipica, quasi nascosta, dove un sovrapporsi di gradoni, sui quali si sono sviluppati i vari centri abitati, provoca in pochi chilometri una grande escursione termica.
Il felice connubio fra le condizioni climatiche e le caratteristiche pedologiche di questa valle e di Bordala bassa hanno reso il territorio vocato per la coltivazione degli ortaggi, grazie anche alla poderosa sistemazione a terrazzamenti in muri a secco.
VAL DI GRESTA E IMPERO AUSTRO-UNGARICO
La Valle di Gresta si è distinta già nell’impero austro-ungarico per la qualità dei suoi prodotti come la coltivazione esclusiva della vite fino a 800 metri con la presenza di cantine e distillerie.
Nella parte alta, invece, venivano coltivati in particolare i cavoli cappucci da trasformare in crauti acidi. Tutto da inviare a Vienna come prodotto di grande pregio e provenienza “mediterranea” insieme con le altre produzioni, comunque apprezzate, come il grano di Nomesino anticamente destinato anche al contevescovo di Trento.
VAL DI GRESTA E DOPOGUERRA
Con l'evoluzione sociale ed economica dell’ultimo dopoguerra, il nostro territorio ha avuto notevoli modifiche “colturali”.
Abbandonate alcune vecchie coltivazioni, come il tabacco, per vari motivi legati soprattutto all'evoluzione tecnologica, é cresciuta la coltivazione degli ortaggi e la carota quale eccellenza regina assieme alla patata.
NON SOLO PATATE...LA CAROTA!
La carota della Val di Gresta è stata ed è molto appezzata per il sapore, la croccantezza,
la facilità di conservazione, il suo profumo intenso.
Ha conquistato i palati anche delle province limitrofe fino all'intero territorio nazionale e oltre.
L'alto contenuto di betacarotene delle nostre carote ha allarmato i produttori internazionali, ma, dopo un sopralluogo, hanno constatato che qui si poteva fare soltanto una produzione “d'autore” che non avrebbe comunque disturbato i mercati.
Per alcuni lustri abbiamo avuto un affinamento e modernizzazione delle pratiche colturali con la valorizzazione della patata storicamente presente sul territorio e l'introduzione di nuovi e innovativi ortaggi sempre apprezzatissimi dai consumatori soprattutto per le caratteristiche organolettiche.
Hanno prosperato in Val di Gresta ortaggi come: cavoli, verze e cavolfiori, radicchi, insalate e cicorie, il famoso sedano rapa, porri, cipolle, zucchine...
VAL DI GRESTA IN MOSTRA: LA MOSTRA MERCATO
E' nata così nell’autunno del 1970 la prima Mostra Mercato di filiera corta “dal campo alla dispensa” con un successo memorabile presso i consumatori, che conferma il grande valore riconosciuto ai nostri prodotti orticoli.
RITORNO ALLE ORIGINI
Dopo la crisi dell'orticoltura locale, dovuta alla cultura del modernismo nei consumatori e alla velocissima innovazione tecnologica (meccanizzazione e agrochimica), nella seconda metà degli anni ottanta l'intuizione di orientarsi verso l’agricoltura biologica, ha dato al Biodistretto Val di Gresta il migliore riconoscimento della qualità intrinseca dei suoi prodotti.
Questi ortaggi sono apprezzati e correttamente retribuiti da consumatori alla ricerca della qualità intesa come caratteristiche organolettiche, nutraceutiche e di salvaguardia della biodiversità.